Le conseguenze della crisi economica si manifestano in tanti modi, anche sull’impatto nelle dinamiche dei lavori domestici. Una ricerca dell’INPS rileva che nelle case dei nostri connazionali, badanti e aiuti domestici sono in calo costante, anche se all’interno di queste categorie la percentuale di italiani è in aumento sui lavoratori stranieri.
L’innalzarsi dei livelli di disoccupazione, infatti, hanno fatto ripiegare molti connazionali su mestieri che nel decennio scorso erano diventati appannaggio quasi esclusivamente dei professionisti provenienti dall’estero. L’INPS rileva che questo aumento della percentuale (4,23%) di italiani corrisponde a una quasi equivalente diminuzione (4,16%) degli stranieri che occupano le stesse posizioni.
L’INPS rileva inoltre che la percentuale delle badanti rimane in aumento (+2,2%), rispetto alle altre tipologie di lavoratori a domicilio (colf, domestici…). Segno evidente che la crisi ha certamente colpito, ma tuttavia il bisogno di assistenza a domicilio cresce e non si può prescindere dall’aiuto esterno che spesso è assolutamente necessario. Specialmente quando si tratta di assistenza ad anziani infermi, malati di Alzheimer e situazioni critiche di varia natura, in cui è necessaria la presenza in casa di una figura professionale preparata e in grado di gestire le situazioni più delicate che riguardano i nostri cari.
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Fonte dell’articolo: In calo badanti e colf, ma sempre più sono italiani, da Repubblica.it.