Dalla collaborazione tra AIMA e Censis sono stati realizzati tre importanti studi sulla condizione dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie in Italia. L’ultimo di questi studi è il risultato dell’analisi – su dati nazionali – dell’evoluzione di 16 anni nella vita dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie. L’indagine è stata condotta mettendo in primo piano il punto di vista dei cosiddetti “caregiver” dei malati di Alzheimer, intervistandone 425 non istituzionalizzati, divisi secondo la collocazione geografica sul territorio nazionale. È opportuno precisare che il termine anglosassone “caregiver”, ormai è diventato di uso comune e serve ad indicare “colui o colei che si prende cura” e dunque si riferisce a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato di Alzheimer (e/o disabile).
In Italia ci sono 600.000 malati di Alzheimer e quasi il 18% di questi malati vive da solo o con la badante. I costi diretti per l’assistenza superano gli 11 miliardi di euro, e sono per il 73% a carico delle famiglie del malato. L’attività di cura e sorveglianza di questi malati sta diventando sempre più privata e gestita in ambito familiare. In oltre la metà dei casi, infatti, sono i figli ad occuparsi del malato di Alzheimer; il 38% gode del supporto di una persona esterna (badante). Questo è un trend che va ad aumentare: il mondo sta invecchiando e questa malattia impatta sempre di più in termini di isolamento sociale. Certo, la famiglia rimane ancora il punto focale dell’assistenza al malato, ma la costellazione dei servizi a sua disposizione si è ristretta nel tempo e tende a diminuire.
Dall’analisi dei costi connessi alla malattia di Alzheimer, emerge quanto sia diventato oneroso il carico economico (oltre a quello psicologico e sociale, naturalmente) che grava sulle spalle delle famiglie per far fronte alle esigenze del malato. Sono costi in cui si rileva un incremento costante e inarrestabile che rende più urgente l’adeguamento e il potenziamento dell’offerta di servizi.
In un contesto di questo genere si inserisce un servizio di assistenza domiciliare come PAS Welfare.
Fonti dell’articolo
- Studio pubblicato sul sito dell’AIMA:: “L’impatto economico e sociale della malattia di Alzheimer: rifare il punto dopo 16 anni” www.alzheimer-aima.it;
- La Repubblica online: “Alzheimer, in Italia sempre più malati in casa e sempre meno aiuto pubblico”;
- “I Quaderni Rete PAS: Le demenze, quadri clinici e percorsi assistenziali”, collana di divulgazione scientifica della Fondazione Pubbliche Assistenze.