L’abolizione delle guardie mediche: la protesta dei medici e cosa cambia

medicoLe nuove norme sull’assistenza della guardia medica notturna stanno provocando proteste da parte dei medici e delle sigle sindacali che protestano contro l’atto di indirizzo sul quale verrà redatto il nuovo accordo.  È prevista, infatti, la stipula di una nuova convenzione tra medici di famiglia, medici della guardia medica e medici del 118 che saranno tutti collegati al servizio sanitario nazionale.

Il cambiamento sarà drastico. Infatti la guardia medica non dovrebbe più lavorare nelle ore notturne, ovvero tra mezzanotte e le 8 nei giorni feriali e tra le 20 e le 8 nei giorni festivi.

Allora come funzioneranno le emergenze?

I pazienti che staranno male in queste fasce orarie dovranno rivolgersi al Pronto Soccorso oppure chiamare il 118. Il resto dell’assistenza medica sarà compito delle AFT, le aggregazioni funzionali territoriali, ossia grandi gruppi formati dai medici di famiglia che lavoreranno insieme (anche nella stessa sede) per poter dare assistenza nell’arco delle 16 ore ai cittadini. Quando il proprio medico di base non sarà in ambulatorio, il paziente ne troverà un altro che potrà fornirgli l’assistenza necessaria e che conoscerà la situazione sanitaria del paziente.

Le AFT comprenderanno anche infermieri, in grado intervenire e di fare accertamenti diagnostici leggeri e ci sarà necessità anche di guardie mediche per poter intervenire a domicilio.

Questo atto di indirizzo non stanzia nessuna nuova risorsa, ma prevede il taglio della guardia medica notturna e l’uso improprio del 118 in quella fascia oraria che si deve occupare solo di gestire emergenze e urgenze.